Convegno "Liberi consorzi e Città metropolitane. Quale futuro? Quale governance?", Palermo
Si è da poco concluso a Palermo il convegno "Liberi consorzi e città metropolitane. Quale futuro? Quale governance?", organizzato dalla Uil Fpl Sicilia e dalla Uil Sicilia. Al centro del dibattito il futuro e la governance degli Enti locali.
Dopo 11 commissariamenti e l’inadeguata gestione del Liberi consorzi siciliani, la regione Sicilia deve proseguire l’iter di riordino delle autonomie locali, ripristinando le Province e l’elezione diretta dei presidenti e dei sindaci delle Città metropolitane. In tutta Italia, come in Sicilia, infatti, lo svuotamento delle funzioni, delle risorse e degli organici delle ex Province ha generato enormi difficoltà nel garantire i servizi essenziali come la manutenzione delle strade e degli immobili scolastici, l’assistenza tecnica amministrativa ai Comuni e la gestione dei servizi ai disabili. Solo grazie alla professionalità e all’impegno dei dipendenti si riescono a dare risposte ai cittadini.
Domenico Proietti, Segretario generale Uil Fpl, nel suo intervento ha sottolineato come la confusione istituzionale venutasi a creare negli ultimi anni ha prodotto una grande frammentazione, un sovrapporsi e duplicarsi di competenze e di interventi di segno opposto. È più che mai urgente un reale riordino di tutto il sistema delle autonomie locali, a partire dal ruolo delle Province e delle Città metropolitane e dall’accorpamento efficiente dei Comuni. Nel 2023, in Italia ci sono ancora 8mila Comuni, di cui il 70% al di sotto dei 5mila abitanti. Con lungimiranza e coraggio è necessario accorpare i piccoli Comuni in un unico Ente capace di dare risposte ottimali all’utenza e rendere più efficace ed efficiente la gestione amministrativa di un territorio legato da un tessuto urbano, territoriale, economico e sociale affine.
Rita Longobardi, Segretario nazionale Uil Fpl: “Siamo favorevoli al ripristino dell’elezione di primo grado sia del sindaco della Città metropolitana che del presidente della Provincia affinché venga ristabilita la diretta responsabilità politica nei confronti degli elettori e la rappresentatività delle comunità territoriali. È però fondamentale che vengano definite chiaramente le funzioni da attribuire a questi enti e che vengano assegnate risorse e dotazioni organiche adeguate alle funzioni attribuite, prevedendo una reale valorizzazione delle professionalità e del lavoro svolto dai dipendenti, a partire dalla rimozione di quei vincoli e limiti anacronistici imposti dalla finanza pubblica, tra cui l’art. 23 comma 2 del dlgs 75 del 2017. Chiediamo al Governo l’apertura di un tavolo di confronto sul nuovo modello di riordino degli enti locali che intende attuare e sugli interventi da mettere in campo per un reale rafforzamento della P.A.